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10/04/2015

LIFE TUTOR PROTAGONISTA A I MUTANTI

Nella due giorni tenutasi a Milano presso la Fabbrica del Vapore alla quale hanno partecipato cooperative di giovani da tutta Italia era presente in rappresentanza di Parma la società cooperativa Life Tutors. Le tematiche di maggiore interesse sono state le possibilità di sviluppo sociale e le possibili interazioni tra mondi cooperativi apparentemente slegati tra loro, al fine di addivenire ad una crescita comune.

Grande fermento è stato registrato da parte dei giovani cooperatori siciliani, i quali stanno cercando di sfruttare le carenze endemiche del loro territorio come risorsa per dare vita a progetti rivoluzionari ed interattivi. Tutti animati dal principio di "economia dal basso", ovvero di quella sharing economy di cui si sente tanto parlare nel resto d'Europa. Alla base di tutti i progetti vengono posti i cittadini che sono il vero motore ed anima di ogni iniziativa. Visto il periodo di difficoltà economica è richiesto l'aiuto di tutti al fine di creare una rete che abbia valenza non solo economica ma soprattutto sociale.

Parimenti alcune realtà del nord-est italiano hanno mostrato la loro capacità di inserimento lavorativo per quelle categorie di lavoratori normalmente emarginate e mostrando anche casi di inserimento di rifugiati politici in contesti rurali, tradizionalmente abbastanza chiusi e ritrosi alle novità.

Ha spiccato, inoltre, tra i progetti già operanti la "Bottega dei servizi", realizzata dai giovani cooperatori di Ravenna, i quali hanno pensato di creare una sorta di incubatore delle piccole e medie cooperative della zona. Tutte le realtà coinvolte avranno così un'unica voce forte e incisiva per raggiungere una vasta platea di potenziali clienti e parimenti offrire un servizio unitario ai propri clienti.

Il tema dell'interdisciplinarietà è stato il filo conduttore della due giorni milanese; quest'ultima pare essere l'unico strumento per fronteggiare la situazione di crisi economica che sta attraversando il nostro paese e dare modo di crescere in maniera omogenea alle piccole realtà. Cambiando le esigenze delle persone è, pertanto, naturale che cambino anche i servizi di cui le stesse necessitano o vorrebbero. Ed è in questo contesto che si inserisce la figura dei giovani cooperatori, i quali devono imparare ad operare in una sottile linea di confine tra la fantasia innovativa ed i progetti concretamente realizzabili. Devono essere capaci di intuire le potenzialità dei nuovi scenari, sempre in continuo divenire, che si aprono davanti ai loro occhi intercettando i bisogni delle persone. Come emerso dai molteplici confronti avuti tra le varie realtà regionali, questo momento di crisi economica (nonché che dei valori umani) deve essere vista come una risorsa per coinvolgere le persone nel mondo cooperativo e creare una rete di sistema in grado di coprire tutte le falle sociali e non presenti nel nostro paese. Le nuove tecnologie già ci spingono verso questa dimensione globale e compito dei cooperatori sarà quello di guidare tale processo senza perdere le proprie radici locali; le quali dovranno essere considerate un'occasione di arricchimento per tutti.

In questo contesto di grande voglia di fare e intraprendenza da parte di tutti i giovani cooperatori italiani, il gruppo dell'Emilia-Romagna si è distinto sia per la nutrita partecipazione attiva, che per l'entusiasmo contagioso per le idee più innovative proposte dalle altre rappresentanze regionali. A detta di chi scrive, che ha vissuto in prima persona entrambe le giornate milanesi, è stata un'emozionante e significativa esperienza utile a creare una consapevolezza unitaria da parte del mondo cooperativo. D'altro canto è l'essenza stessa della cooperazione che ha portato alla naturale conseguenza della realizzazione di un evento

nazionale, necessario per creare una rete efficace e concreta, evitando un o spreco di energie grazie ai tentavi di unire progetti tra loro separati.

 

Marco Lepore- coop.va LIFE TUTORS

Consigliere di Parma del Gruppo Giovani Cooperatori Emilia Romagna