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04/12/2013

LA COOPERATIVA CIGNO VERDE PREMIATA IN PROVINCIA

Cdm TecnoConsulting spa, Cooperativa sociale Emc2, Elleciesse srl. E poi Cami srl, Parma Moda snc, Cooperativa sociale Cigno Verde, Cooperativa sociale Gruppo Scuola, Raffaele Caruso e Cavallino Bianco. Aziende e cooperative virtuose, che si sono distinte nell’inserimento lavorativo delle persone disabili andando oltre gli obblighi di legge. A loro sono andati i riconoscimenti della quarta edizione del Premio Luisa Sassi, istituito dalla Provincia nel nome della dirigente del Sild (Servizio inserimento lavorativo disabili) scomparsa nel 2008. Tre premi e sei menzioni speciali su un totale di 66 candidature, 16 in più rispetto all’edizione del 2012. Numeri da non sottovalutare: le 66 candidature presentate rispetto alle 50 dell’anno scorso (tra l’altro in tempi in cui l’occupazione delle persone disabili è resa ancora più difficile dalla diminuzione di posti disponibili a causa delle numerose aziende in crisi) dicono che tante imprese del nostro territorio sono andate al di là degli obblighi di assunzione previsti della Legge 68/99, producendo esperienze concrete nell’inserimento lavorativo delle persone disabili e quindi nell’inclusione sociale.
Nato dal confronto con le associazioni di impresa e dei disabili, i sindacati e il Consorzio solidarietà sociale, il Premio Luisa Sassi si aggiunge alle attività messe in campo in questi anni dalla Provincia con il Sild (attività che hanno contribuito all’assunzione di oltre 4mila persone disabili dal 2001 ad oggi), nella convinzione che rendere possibile il lavoro per le persone disabili sia una delle condizioni su cui si misura la capacità di una società di pensare al bene di tutti, non lasciando solo nessuno.

 

Premi, menzioni e numeri
In questa quarta edizione sono stati assegnati 3 premi e 6 menzioni. La giuria incaricata di valutare le domande - composta da istituzioni e personalità del territorio (Provincia, Ausl, Camera di Commercio, associazioni di impresa, sindacati, associazioni di disabili) - ha scelto i vincitori valutando parametri quali numero e qualità delle assunzioni, strumenti di inserimento utilizzati, iniziative particolarmente innovative e qualificanti.
Nella prima sezione dedicata ad aziende profit non in obbligo di assunzione ex L. 68/99 (partecipanti 22 imprese) il premio è andato all’azienda CDM TecnoConsulting spa, mentre CAMI srl e Parma Moda snc si sono aggiudicate la menzione. Per la seconda sezione (19 domande) per le aziende no profit (cooperative, associazioni e altre realtà non in obbligo di assunzione ex L.68/99) il vincitore è la Cooperativa sociale EMC2, e le due menzioni vanno alle coop sociali Cigno Verde e Gruppo Scuola. Nella terza sezione (25 domande) riservata alle imprese profit e no profit che hanno attivato buone prassi e innovazione il premio va a Elleciesse srl mentre a Raffaele Caruso e Cavallino Bianco viene attribuita la menzione speciale.
Il premio Luisa Sassi, con le candidature presentate, ha consentito in questi anni di fare emergere tante realtà positive del nostro territorio: buoni esempi che anche nei numeri testimoniano l’impegno delle imprese del Parmense per il lavoro dei disabili, anche al di là degli obblighi di legge. Nelle quattro edizioni del premio sono ben 203 (di cui 77 in convenzione art. 22: accordi stipulati tra Provincia, Imprese, Coop sociali B e Consorzi) le assunzioni oltre l’obbligo che sono state raccolte attraverso il premio: 50 nel 2010, 47 nel 2011, 47 nel 2012, 59 nel 2013. Va segnalato che nel 2013 sono state “mappate” 31 ulteriori assunzioni oltre l’obbligo nell’ambito del progetto provinciale sulla responsabilità sociale, anche se poi non si sono trasformate in domande di partecipazione al Premio Sassi.

Luisa Sassi
Nasce il 6 gennaio del 1954 e si laurea in giurisprudenza all’Università di Parma nel 1978. Subito dopo la laurea opera come assistente volontario di procedura civile all'Università di Parma. Successivamente inizia ad occuparsi di collocamento all'Ufficio Provinciale del Lavoro, dove giunge a gestire la struttura che comprende sia il collocamento ordinario che il collocamento disabili. All’Ispettorato del Lavoro si fa carico della parte giuridica e delle controversie derivanti dalle ispezioni, e una volta che si realizza il passaggio di competenze del collocamento alle Province viene incaricata di organizzare il Servizio Inserimento Lavorativo Disabili (SILD), che guida dall’inizio della sua operatività (1999) fino alla prematura scomparsa avvenuta nel dicembre del 2008.
Sempre attenta ai rapporti umani, sia all'interno che all'esterno dell'Ufficio, ha contribuito a dare vita al SILD in base alle innovative disposizioni pervenute dalla legge 68/1999, arrivando a strutturare un Ufficio nel quale hanno convissuto e ancora oggi convivono pubblico e privato sociale.
 
Foto e Comunicato di Ufficio Stampa Provincia di Parma